sabato 11 giugno 2011

Specchio specchio delle mie brame....


Trentacinque anni, un marito splendido, un pupetto simpaticissimo, discreta fisicamente, certo, non è Monica Bellucci ma nemmeno la figlia di Fantozzi, laureata, lavoratrice precaria contro la sua volontà, lavoratrice stacanovista con tutta la sua volontà, autoironica, ottimista convinta ma complicata di natura, curiosa, indagatrice, un'infanzia e un'adolescenza che cerca di rimuovere al settanta per cento, ma che ogni tanto fanno capolino, non troppo "sveglia" ma di certo intuitiva...ecco qualcosa di Potolina...anche se stasera è un pò giù, per questo tenta disperatamente di ricordare a se stessa qualcosa di positivo che cerchi di aumentare il grado di autostima...sì, perchè tra i numerosi difetti di Potolina c'è una sorta di ipersensibilità che la porta a rabbuiarsi quando qualcuno a lei molto vicino la vede ancora come quell'adolescente impaurita, insicura, balbettante e diciamocelo, anche un pò bruttarella e non vede la donna che oggi Potolina è diventata...
Mi chiedo se non sia il mio ego a parlare, a risentirsi, mi chiedo se non siano paure nascoste che Potolina tenta di tenere sepolte ma che ogni tanto spuntano come quei filini di erba che spuntano dalla terra, insignificanti e spesso fastidiosi...mi chiedo se non sia una forma di narcisismo leso...Stasera però Potolina raccoglie in silenzio il suo dispiacere perchè ancora una volta non ha fatto parlare la donna e quell'adolescente impaurita ha preso nuovamente il sopravvento...
Potolina sa tante cose, sa che non dovrebbe soffermarsi su taluni giudizi, sa che non dovrebbe dar peso a delle parole, sa perfettamente che è necessario andare oltre e non dare adito a certi commenti o battutine buttate lì, magari superficialmente...Potolina queste cose le sa, le sa perchè le ha studiate, perchè è lei che spesso lo dice agli altri, perchè ne è fermamente convinta...ma stasera non c'è proprio nulla da fare, Potolina si sente insicura...e così scrive per prendere le distanze...ma la voglia di rannicchiarsi in se stessa è molto forte...vorrebbe poterci fare una semplice risata sopra, come spesso cerca di fare per alleggerire qualcosa che le appare pesante, vorrebbe parlarne ma non ci riesce...il suo cervello è trito come la pappa di Patatino nel frullatore ma lei sa che se riesce con la mente a riportare il pensiero sui binari giusti, stasera è nello stomaco che sente quel dispiacere...passerà...sì...passerà come è sempre passato...in fondo ogni tanto fa bene ricordarsi delle proprie fragilità e scontrarsi con i "pregiudizi" ...ma a volte è un tantinino pesante....

10 commenti:

  1. Ciao Potolina, buongiorno. Come ti capisco e come mi rispecchio in questa tua riflessione. Non è facile fare i conti con chi eravamo, con quello che nel tempo ci ha fatto soffrire ma che abbiamo superato e metabolizzato. A volte però è inevitabile ricadere nelle ns insicurezze, che qualcuno provvede a rimetterci di fronte. E allora sai che faccio io? Me le rivivo quelle mie insicurezze, le riaffronto con la serenità e la maturità che quello stesso dolore ha creato. questo mi fa stare meglio, mi fa sentire una donna migliore, coraggiosa e perchè no, orgogliosa di me stessa. E fiera di poter insegnare alle mie figlie che la vita va affrontata con caparbia, coraggio e decisione.
    Un abbraccio grande, Adry.

    RispondiElimina
  2. messaggio da "l'ombra tremante di cavallo pazzo", dove cavallo pazzo era mio padre (a detta di mio zio, e ha ragione!) ed io che da piccola ero la sua ombra.....tremolante.
    anche se adesso si avvicinano sempre di più gli anta, a volte mi sento ancora quell'ombra tutta tremolante che cerca qualcuno e/o qualcosa a cui aggrapparsi. L'importante è non lasciarsi andare troppo e cercare di evitare quei trabocchetti che ormai ben conosciamo, ma in cui tendiamo ancora a cadere.E poi l'età ha portato anche maggiore sicurezza nelle gambe :)

    RispondiElimina
  3. Potolina ha la forza di superare e scavalcare i pregiudizi!

    RispondiElimina
  4. grazie per i vostri commenti, che ho letto con molta più attenzione del solito! ;-)

    RispondiElimina
  5. io tutta questa insicurezza non la notavo allora ... o meglio, forse eravamo tutte un po' insicure, fa parte dell'età, ognuna di noi lo dimostrava diversamente.
    C'é sempre che consapevolmente o meno fa riemergere le nostre fragilità, la nsotara difficoltà a dire NO, a dire la nostra,e apparentemente ci paralizza. E dobbiamo saperci confrontare anche con questo, anche questo vuol dire crescere ed essere donna: essere consapevoli dei nostri punti deboli.
    Sei in buona compagnia, Potolina: é una nuova sfida da gestire.

    RispondiElimina
  6. cara Corie, come sempre, sagge parole le tue!
    Noi ci siamo conosciute proprio negli anni a a cavallo tra gli anni "critici" e quelli della "rifioritura" per cui Potolina celava bene, a se stessa soprattutto, le insicurezza e anche qualcosa d'altro che in qualche modo la frenavano...verissimo, è una nuova sfida, anche questo vuol dire crescere e noi siamo pronte conapevoli di non essere sole e consapevoli che potrà essere bagaglio utile d'insegnamento per i nostri figli!
    come sempre: grazie!

    RispondiElimina
  7. Ciao Potolina!....
    quanto mi ritrovo nelle tue parole!! Grazie per averle condivise, perchè a volte rendersi conto che ciò che senti non fa parte di un universo parallelo e che quel piccolo passo per buttarla sul ridere a volte non abbiamo proprio voglia di farlo è veramente passeggero, dà un pò di sollievo!!! forse non aiuterà più di tanto nei momenti "no"... ma sicuramente in quelli "sì" ti fanno davvero sorridere, pensando che alla fine è passato e che "guarda,il mio carattere/modo di essere/etc non è poi così mostruoso... è capitato anche a lei!" Grazie ancora e spero di averti dato una manina in qualche modo!!
    Silvia =)

    RispondiElimina
  8. Grazie Silvia, quello che tu dici è proprio vero...sapere che qualcuno oltre te ha provato o prova quello che ho descritto, ti dà un minimo di sollievo!!! Grazie ancora per aver lascitao il commento! baci!

    RispondiElimina
  9. anche se non ci conosciamo personalmente ritengo che sei una donna in gamba,non lasciare che il tuo passato ti rovini il presente.
    Io il passato l'ho lasciato alle spalle e quando cerca di ritornare con tutte le sue paure e incertezze guardo i miei cari(Marco e Miriam)e tutto intorno ritorna al proprio posto.
    Baci e a presto!

    RispondiElimina
  10. ma grazie mille cara Barbara! a volte la dose di allegria/ottimismo si esaurisce e eper questo bisogna fare la ricarica! ;-P

    RispondiElimina

inciuci & commenti...

Cellulare

 Mi dicevano : “Sta’ attenta, vedrai, ora che hai comprato il cellulare a Patatino ne diverrà dipendente !!!” Io terrorizzata ho catechizzat...