martedì 8 febbraio 2011

Io ballo da sola...o almeno vorrei!!!


Ma io dico: con tanti posti che ci sono al mondo, ma che hai mica scambiato il mio cervello per una sala da ballo!?!?!?!? Sì, parlo di lui, l’ormone ballerino!!! Salti, piroette, salti mortali e bunga bunga…tutti nella mia testa!!! Mio marito mi saluta al mattino trovandomi bella sorridente allegra, e la sera mi trova che mi commuovo davanti ad una pubblicità ( il che è davvero patologico) e mi chiede: dove hai nascosto mia moglie!?!?!? Quando attraversare al semaforo con passeggino diventa un’avventura all’Indiana Jones, quando associ la parola concentrazione esclusivamente al passato di pomodoro, quando fare i calcoli per pagare alla cassa del supermercato diventa roba da genietti alla Einstein, quando azionare la lavatrice diventa un’impresa interspaziale, quando rileggi dieci volte la stessa pagina di un libro per coglierne il senso…
Poi… improvvisi picchi di allegria ingiustificata ridere con le lacrime, per poi piangere sul serio per il mascara tutto sbrodolato sulla faccia, ridere alle battute di tuo suocero ( il che è DAVVERO patologico!), sferzate di energia che si dissolvono in tre nano-secondi…
Immagino che quando Pirandello scrisse “Uno, nessuno e centomila” fosse stato ispirato da una donna impossessata dal suo ormone altalenante…intanto io aspetto che il mio ormone ballerino si stanchi, prenda le tende e vada a giocare con i neuroni di qualcun’altro!!!

sabato 5 febbraio 2011

E pigliate 'na pastiglia, siente a mme!


Avete presente quelle persone che incontrate casualmente per strada e alle quali accidentalmente chiedete :”Come stai?”…Apriti cielo! Ecco che cominciano ad elencarti tutti i loro malanni, dalla A alla Z, che se solo ci fosse il dott.House ad ascoltarli, scapperebbe a gambe levate, volando sul suo bel bastone!!!
La mia ex padrona di casa aveva questa naturale inclinazione, un bugiardino vivente, conosceva tutte le malattie, i sintomi, le istruzioni dei farmaci a memoria, con particolare attenzione agli effetti collaterali, le ultime news di riviste di salute, le ultime scoperte scientifiche in campo medico e dopo aver fatto un check-up di se stessa cominciava con il raccontare le disgrazie della mamma, marito, figlio, cane, gatto e pesci del mare ( non i suoi)!!!
Una persona che non mangia per non evacuare, una che sta attenta al grammo, che fa pilates, yoga , footing, acrobazie inimmaginabili ma che ha tre persone di servizio che le fanno le faccende domestiche, perché, ahimè, proprio quando è l’ora di raccogliere quello spillo caduto a terra, zac, ecco l’ernia la blocca e allora…bla…bla….bla…bla…
Dopodichè arriva il tuo turno, dopo aver ascoltato per mezz’ora l’elenco delle ingiustizie che la vita le ha riservato ti chiede:” E tu? Tutto bene? Sì dai, si vede che stai bene…!!! Bè, ci vediamo, allora, ciao”…e come un fulmine sgattaiola via fermandosi con un altro passante sfortunato vittima della sua logorrìa ipocondriaca!!!
E tu, dopo questo incontro del tipo: ma perché c@...o sono passata sotto casa sua, perché sfido sempre la sorte!?...ti risvegli come da un incubo rimanendo rintronata per tre quarti della giornata…bè, sono 2 anni circa che non la vedo …chissà come sta- meglio non chiederglielo!...

venerdì 4 febbraio 2011

Il sapore del venerdì...



Il sapore del venerdì è sapere che domani il tuo maritino starà a casa tutto il giorno…

Il sapore del venerdì è preparare una cenetta carina per festeggiare la vigilia del sabato…

Il sapore del venerdì è sapere che al risveglio del sabato ci si guarda negli occhi e ci si chiede “Cosa organizziamo di bello oggi?” e avere tremila opzioni di cui sceglieremo sempre la più bella!

Il sapore del venerdì è sapere che il mattino seguente potresti concederti una rilassante e lunga colazione al bar…

Il sapore del venerdì è sapere che il sabato puoi leggere con calma la tua rivista preferita…

Il sapore del venerdì è sapere che domani, qualsiasi cosa accada, ci scapperà un regalino al patatino!

Il sapore del venerdì è pulire ben bene casa per godercela da veri cristiani il sabato e la domenica…

Il sapore del venerdì è sapere che da ora e sempre noi tre aspetteremo con ansia il sabato…

Il sapore del venerdì è essere felici perché è semplicemente venerdì!

giovedì 3 febbraio 2011

Dulcis in...forno !!!


(Premessa)
Erano passati appena pochi giorni dopo la Befana e come si usa, incominciai a metter via tutti gli addobbi natalizi in scatoloni che sembravano fossero fatti di lievito anziché di cartone…avevo un diavolo per capello, ma proprio letteralmente, e fui tentata più di una volta di appiccare fuoco a tutto, per far spazio e cercare di ficcare questi scatoloni da qualche parte nella nostra bellissima ma piccolina casetta, quando alla fine, con l’aiuto paziente del mio dolce maritino, trovammo un po’ di spazio ancora sugli armadi e sotto il letto, il resto è occupato dalle cose del Patatino…( gran falò evitato!)
( Il fattaccio)
Qualche giorno dopo decisi di concedermi un paio d’ore dalla mia parrucchiera preferita (essendo anche l’unica mai provata nella mia nuova città!) per rinnovare il mio look e soprattutto per riportare i capelli in una posizione che non fosse quella di una persona che ha appena infilato due dita nella presa della corrente o che ha passato ore e ore a scovare un buchino per mettere ordine in casa (vedi premessa).
Lasciai così il patatino nelle mani dell’amorevole Papino, che a onor del vero, è davvero bravissimo ad occuparsene…
( Dulcis in “forno”)

Uscita dal parrucchiere, essendo in anticipo, mi buttai nel mio supermercato preferito (e non unico!) e decisi di comprare un pacco di patate surgelate da fare al forno, chiamo così il mio maritino a metà mattinata per sapere se a casa è tutto ok, se il piccolo sente la mancanza della mamma ( ahimè no, è stato buonissimo) e gli dico di accendere il forno...
Torno a casa dopo nemmeno dieci minuti e...cosa trovo!?!?!?
....puzza devastante di bruciato fin fuori il pianerottolo, manico della padella ( che era nel forno) fuso, marito impanicato che non appena mi ha visto ha esclamato: "Ma quanto stai bene con questo taglio!!!" con un entusiasmo alquanto sospetto, nebbia da far invidia alla Val Padana....e profumo di capigliatura uscita fresca fresca dal parrucchiere trasformatasi in odore letale...o letame, che dir si voglia!!!
(Morale della favola)
Amore, prendimi meno sul serio quando dico che voglio incendiare casa.....!!!

Mete irraggiungibili...o quasi...


Sono sempre stata attratta da tutto ciò che è investigazione, smascheramento, rivelazione di qualcosa che all’apparenza non salta subito all’occhio ma è frutto di un’attenta analisi…mi piace tantissimo vedere trasmissioni tipo: Voyager, Mixer che spesso trattano di cose tipo scovare i messaggi subliminali nei particolari di monumenti, nelle pubblicità, nelle copertine di dischi, addirittura nei cartoni animati…ecco, da un paio di giorni a questa parte mi sento la protagonista di un “thriller casalingo” in cui devo decifrare un messaggio subliminale che mi perseguita, direi che ho proprio bisogno di un tipetto alla Sherlock Holmes, (ultima versione cinematografica però) o di Miss Marple, o addirittura della Signora in giallo! Infatti mio marito sta posizionando Nutella e zollette di zucchero sullo scaffale più alto della cucina, sapendo bene che non mi balenerà mai, nemmeno per l’anticamera del cervello, di prendere uno scaletto o una sedia per raggiungerli, visto che soffro inguaribilmente di vertigini!
A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa mi vorrà dire mio marito!?!?!?!?!?!?!?

mercoledì 2 febbraio 2011

L’apparenza inganna: storia di frittate rigirate e di una venditrice di aria fritta…



Una tipetta bassina, minutina, pelle bianca, occhi da cerbiatto, sorriso da vecchietta rassicurante, capelli scuri, caschetto alla Biancaneve, con annesso cerchietto alquanto demodè, che fa tanto sfigata ma simpatica, milanese, quarant’anni, sposata, senza figli. Quando la incontrai per la prima volta mi ispirò subito simpatia. Mi tenne a colloquio per ben un’ora e mezza, parlando di tutto, fuorchè di lavoro…tornai a casa sicura di aver fatto centro, così come lei aveva piacevolmente colpito me, e mi augurai che la selezione per quel posto di lavoro fosse andata a buon fine, pregai perchè lei, avesse scelto me!
Due settimane dopo mi ritrovavo in un ufficio, con la mia scrivania di fronte alla sua, carica ed entusiasta di cominciare una nuova e gratificante avventura lavorativa con la più amabile delle colleghe!!!
Ma sotto quell’aspetto così rassicurante di lì a poco scoprii il vero volto dei Visitors: lingua tagliente e biforcuta, sorrisino sempre pronto e stampato in faccia anche quando ti comunica che - tu quest’anno le ferie le salti - perché lei è qui da più di tempo di te e ne ha diritto lei, simulatrice di cali di pressione improvvisi e sempre tempestivi proprio quando c’è da fare quel faldone di fotocopie…(ops…che coincidenza!), bravissima a restare ore e ore incollata al computer, salvo scoprire per caso, che il monitor era animato da emoticons e dall’altra parte c’erano sorelle, fratelli, marito, cognata in chat, ventiquattr’ore su ventiquattro!!!
Non parliamo poi delle riunioni con il Grande Capo…chiamate a rapporto entrambe, il mio lavoro si trasformava in “assistenza” pura e semplice alla più impegnata delle donne in azienda, “Fà parlare me” mi intimava prima di ogni riunione, salvo alla fine commentare davanti al Gran Capo:” ti ho visto silenziosa, qualcosa non va?”…
In quel periodo ho messo a dura prova il mio povero fegato, milza, stomaco e pancia; il culmine lo raggiunse quando una mattina, causa treno in ritardo, arrivai in ufficio dopo di lei: la trovai in lacrime, avvolta in una crisi isterica, tanto che Freud avrebbe potuto scriverci sopra trattati e trattati di psicologia “aliena”, attorniata dai colleghi degli uffici adiacenti al nostro e addirittura con accanto a sè il Gran Capo, che le aveva messo una mano sulla spalla per tentare di calmarla….
”Oddio, qua è morto qualcuno” questo è stato il mio primo pensiero…Quando ho chiesto cosa fosse successo mi hanno risposto che il suo pc aveva cancellato tutti i dati e non ci si capacitava come fosse accaduto. Quando il Gran Capo chiese chi possedeva la password del pc della mia collega lei rispose: “Solo Potolina, ma non credo che lei abbia interesse a boicottarmi”, sbattendo le ciglia, tenendo in mano quel fazzoletto asciutto, perché le lacrime chissà perché non scendevano, e accennando ad un ghigno malefico!!!
Passata la crisi isterica, accidentalmente, quando rimaniamo da sole ed aver commiatato i colleghi come si fa con i partecipanti ad un funerale, si ricorda che il giorno prima aveva fatto il back-up e aveva tutto salvato sui cd, ma, avendo ottenuto lo straordinario permesso di tornare a casa per farsi una tripla camomilla, mi ha chiesto di non riferire la “casuale” scoperta a nessuno…
Non meravigliarti, cara collega mia, se ho voluto cambiare lavoro solo dopo sei mesi di agonia passati accanto a te, non meravigliarti se ho cancellato il tuo numero di cellulare, se ti ho bloccata su Facebook e se quando ci siamo salutate quando tu mi hai detto” Sei la migliore collega che abbia mai avuto!” io non ti ho risposto e quando mi hai chiesto se sarei passata in futuro anche solo per un salutino io ti ho risposto alla maniera tua, con un ghigno malefico, sbattendo le ciglia : “ Certo, ovvio!”…sono passati quattro anni…mi stai ancora aspettando!!! Con tanto affetto, la tua collega preferita!

martedì 1 febbraio 2011

Il Compagno di una vita...!!!


Mi è sempre stato vicino nei momenti più importanti della mia vita: il primo giorno di scuola alle elementari, il primo giorno di scuola alle medie, il giorno della mia laurea, il giorno del mio matrimonio, per tre giorni in crociera in viaggio di nozze e pure quando ho partorito ( ma quella volta era anticipatamente prevista la sua presenza)…sì…parlo proprio di lui :W. di nome e C. di cognome…!
Non si può certo dire che sono debole di stomaco ( non sopravviverei ai pranzetti preparati dal mio amatissimo suocero altrimenti!) ma debole di pancia sì… e pure troppo, purtroppo!!!

Ricordo che quando alle elementari la maestra mi chiamava, e non solo per le interrogazioni, anche semplicemente per dire:
” Chiudi la finestra per favore?” la mia ansia generava un groviglio di aria unito a uno tsunami potente, una guerra “intestina” più che clandestina, un cataclisma universale che ha sempre animato il mio dolce e delicatissimo pancino…il risultato era sempre un’emissione d’aria ( immaginerete a cosa mi riferisco e non sto qui a descrivere per doveroso senso del pudore) che sfociava sempre in un’esclamazione spontanea del mio malcapitato compagno di banco: “ Che puzza!!! “…e io, timida, rossa come un peperone, mi giustificavo cercando di simulare indifferenza dicendo: “ Magari si sono rotte le fogne della scuola o sono i fumi della Solfatara portati dal vento (che fervida fantasia!)” ( da tener presente che la Solfatara è un luogo vicino Pozzuoli che emana esalazioni sulfuree, situata in ex crateri vulcanici, la cui unica attività attuale è soffocare chiunque ci si addentri oltre che lasciare l’olezzo di uovo marcio misto a zolfo tra i capelli delle giovani donzelle, e non solo, per circa due/tre giorni…). Tanto era potente l’odore, che il mio compagno di classe credeva puntualmente a quella pietosa bugia e partivano disquisizioni sulla presunta imminente eruzione del Vesuvio (considerati i segnali premonitori, poco ci mancava!!!) ed io mi convincevo sempre più che avrei potuto fare l’attrice da grande!!!

Non parliamo poi del mio primo bacio...Un’emozione fortissima, direi “esplosiva”, che tutte sin da bambine, sin da quando il principe azzurro fa resuscitare la Bella addormentata nel bosco, sogniamo. Bene, dopo aver aspettato ben lunghi lunghissimi diciotto anni, nel momento topico, romantico, clou, che avevo sognato mille e una volta, ho dovuto dribblare con una scusa per allontanarmi istantaneamente, stile Laura Efrikian e Gianni Morandi nei film in bianco e nero dove lei, la brava ragazza, era sempre sfuggente e prima di concedere un bacio doveva far percorrere di corsa chilometri e chilometri a Gianni Morandi che alla fine, arrivato alla meta, sembrava avesse partecipato ad una estenuante maratona…solo che la maratona quella volta l’ho fatta io! Tutto ciò per non immergere il momento magico in un’aura ancora più “magica” che di certo avrebbe reso il momento ancora più “indimenticabile”…in quel caso sarebbero resuscitati anche i morti e non solo la Bella Addormentata!!!
Sono patologica. Lo so!
Diciamo che ho un indicatore di emozioni ed ansia incorporato nella mia pancia, e un’unica immagine, chiara, limpida, indelebile, che mi accompagna in ogni momento importante della mia vita: lui, il mio compagno di una vita, sempre pronto a raccogliere ogni mia ansia e ogni mia emozione…non potevo non dedicargli almeno un post!!!

Sos adolescenza !

Avere due adolescenti in casa significa imparare un nuovo vocabolario che i geroglifici egiziani a confronto sono una passeggiata di salute ...