Io non so cosa accade quando il tocco della morte bussa alla tua porta...però so che se la tua vita è stata piena, se hai saputo lasciare il segno, se la tua fede va oltre i ragionevoli dubbi della ragione, anche la tragedia più assoluta, anche la quotidiana cronaca di una morte annunciata, alla fine può non sembrarti così terribile come invece è. E' così che stai affrontando il dolore, è così che affronti quel che rimane del futuro, è così che stai dando un senso alle giornate. La tua serenità è tanto sconvolgente quanto la notizia del cancro che ti sta mangiando il corpo. Se non di più. La tua forza è la nostra forza. Il tuo concreto ottimismo che ti fa sperare in un solo giorno in più in questa vita fa male e graffia tanto quanto il male che ti sta corrodendo. Hai vinto. Ci stai facendo vincere. E ci stai salvando dall'angoscia, dalla disperazione, dalla rassegnazione. E capisci che non è importante il numero dei giorni trascorsi quanto la presenza viva nel cuore di un amore per la vita che supera ogni limite. Io non so cosa accade quando il tocco della morte bussa alla tua porta...ma so che il Signore adesso ti vuole accanto e so che anche il dolore per la morte del mio papà ha un senso...il senso che hai saputo dare Tu nelle nostre vite...E' un calvario, una maratona, è lo sprint finale, ma proprio nel momento in cui le tue gambe ti stanno abbandonando, stai diventando il nostro sostegno...E se l'allegria del mio papà era una dote innata, che ritrovo anche in tuo nipote, l'allegria che mi hai insegnato è quella sofferta, ragionata, abbracciata...è quella speranza che si accende quanto tutto intorno è buio pesto, è quell'impegno d'amore che vince anche la morte...!

