Io non so cosa accade quando il tocco della morte bussa alla tua porta...ma so che il Signore adesso ti vuole accanto e so che anche il dolore per la morte del mio papà ha un senso...il senso che hai saputo dare Tu nelle nostre vite...E' un calvario, una maratona, è lo sprint finale, ma proprio nel momento in cui le tue gambe ti stanno abbandonando, stai diventando il nostro sostegno...E se l'allegria del mio papà era una dote innata, che ritrovo anche in tuo nipote, l'allegria che mi hai insegnato è quella sofferta, ragionata, abbracciata...è quella speranza che si accende quanto tutto intorno è buio pesto, è quell'impegno d'amore che vince anche la morte...!
mercoledì 28 marzo 2012
Il tocco di questa sconosciuta
Io non so cosa accade quando il tocco della morte bussa alla tua porta...però so che se la tua vita è stata piena, se hai saputo lasciare il segno, se la tua fede va oltre i ragionevoli dubbi della ragione, anche la tragedia più assoluta, anche la quotidiana cronaca di una morte annunciata, alla fine può non sembrarti così terribile come invece è. E' così che stai affrontando il dolore, è così che affronti quel che rimane del futuro, è così che stai dando un senso alle giornate. La tua serenità è tanto sconvolgente quanto la notizia del cancro che ti sta mangiando il corpo. Se non di più. La tua forza è la nostra forza. Il tuo concreto ottimismo che ti fa sperare in un solo giorno in più in questa vita fa male e graffia tanto quanto il male che ti sta corrodendo. Hai vinto. Ci stai facendo vincere. E ci stai salvando dall'angoscia, dalla disperazione, dalla rassegnazione. E capisci che non è importante il numero dei giorni trascorsi quanto la presenza viva nel cuore di un amore per la vita che supera ogni limite.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sos adolescenza !
Avere due adolescenti in casa significa imparare un nuovo vocabolario che i geroglifici egiziani a confronto sono una passeggiata di salute ...
-
Mi dicevano : “Sta’ attenta, vedrai, ora che hai comprato il cellulare a Patatino ne diverrà dipendente !!!” Io terrorizzata ho catechizzat...
-
L'ho rotto!!! Oddio, piuttosto che rompere, l'ho aperto...l'avevo ben sigillato con scotch e cera di una candela Ikea, rossa, co...
-
- Cara come è carino il tuo Patatino, ma porta ancora il pannolino!?!?!??! E questo ciuccio, ma quanto è brutto, su su sputalo! Ma cosa ha...
Ciao Potolina, mio papà è scomparso con un infarto fulminante a 58anni, avevo 28anni e mia figlia piccina e...inutile ti dica altro...so solo che avrei voluto avere più ricordi di lui, ricordi belli ed esserne così fiera come tu puoi esserlo del tuo.
RispondiEliminaUn abbraccio lungo, forte e immenso a te e al tuo papà.
bè...allora si può dire che sono stata proprio fortunata...il mio papà è morto a 35 anni, io ne avevo sette, d'infarto, e ho fatto in tempo a collezionare dei ricordi bellissimi...ilmio Papà che ha sposato la mia mamma in seguito, adesso ha 57 anni e ho avuto la fortuna di avere 25 anni di suoi preziosi insegnamenti!!! ti abbraccio....e grazie!
EliminaIo non so cosa dire...sono letteralmente commossa e posso soltanto dirti che ti sono vicina con un abbraccio caloroso e una carezza che spero ti arrivino e possano scaldarti, anche solo poco, il cuore!
RispondiEliminae mi sono arrivati tutti !!!! grazie!
EliminaPot........
RispondiEliminami fai piangere.....le tue meravigliose parole, oltre ogni dolore che purtroppo tocca tutti prima o poi, sono prima di tutto il segno dell'immenso amore che hai dentro e dei valori preziosi che tuo papà ti ha insegnato......la continuità della vita è forse proprio questo:mettere ogni giorno in ciò che facciamo un gesto un pensiero un insegnamento di quello che ci hanno dato....è questa la loro immortalità!!!!!
un immenso abbraccio
cogli sempre perfettamente quello che voglio dire...un abbraccio e grazie!
Eliminaun semplice abbraccio virtuale è quello che vorrei donarti...
RispondiEliminae lo ricevo molto volentieri! grazie!
EliminaÈ da quando hai scritto questo post che continuo a leggerlo e non mi vengono le parole per commentare. Proprio non le trovo... Però un abbraccio sincero te lo voglio mandare....
RispondiEliminaIl mio papà ha scoperto di avere il cancro e non ci ha detto nulla..gli avevano detto che non c'era niente da fare e che avrebbe avuto solo pochi mesi e non ci ha detto nulla... E' vissuto un anno e mezzo godendosi la sua nipotina. Ogni momento era buono per stare con lei da quando era nata.. erano inseparabili e lei a volte lo chiamava pure papà invece che nonno... non ha seguito nessuna cura...la cura era quella bimbetta che lo teneva per mano...poi un giorno, mamma non c'era e io...l'ho trovato steso in bagno... se ne è andato nel giro di un mese, lasciandoci così...non ci aveva detto niente..ma forse era meglio così, perchè in fondo ci sono rimasti i ricordi belli fino all'ultimo...ti abbraccio e ti sono vicina..altro non riesco più a dire..
RispondiEliminaCiao Potolina, sono capitata per caso sul tuo blog e mi ha colpito, soprattutto la condivisione di questa esperienza...Posso dire che ti capisco in pieno, perchè ci sono passata e credo che la morte del papà segni una svolta. Posso unirmi a te regalandoti la mia esperienza: al momento mi sono sentita il gelo dentro e mi sono sentita travolta da una cascata di dolore, ma proprio in quel momento ho sperimentato la verità della fede, cosa significa aver costruito la casa sulla roccia. La fede non elimina il dolore, ne mitiga la sofferenza, ma ti impedisce di esserne travolta e mantiene la luce accesa in fondo al tunnel buio e prova a dare un senso all'evento. Con il tempo, mi si è rafforzata interiormente la convinzione che questo evento capita sempre "al momento giusto", quando abbiamo bisogno di fare un salto, di acquisire una nuova consapevolezza e accanto a questo pensiero la certezza che il modo migliore di onorare gli insegnamenti e il gusto della vita che ci sono stati trasmessi continuano a vivere con i nostri gesti e nostra è la responsabilità di non lasciare che si spengano.
RispondiEliminaEd infine, stai certa, che il tuo papà ora sta davvero bene!
Scusa se mi sono dilungata...ti saluto con una frase che abbiamo scritto sulla lapide del mio papà e che a me aiuta molto:
"COLORO CHE CI HANNO LASCIATO NON SONO ASSENTI, SONO INVISIBILI. TENGONO I LORO OCCHI PIENI DI GLORIA NEI NOSTRI OCCHI PIENI DI LACRIME"(Sant'Agostino)
Ciao Potolina,ti abbraccio perchè capisco ciò che puoi aver provato, io ho perso mio babbo 20 giorni prima di compiere 18 anni,ora ne ho 38, dopo 5 mesi di ospedale e un'operazione alla testa dovuta ad un aneurisma cerebrale...ci ho messo anni a perdonarmi per non essere stata abbastanza grande da sostenerlo e aiutarlo in quei 5 mesi, ora forse sarei stata più capace e in grado di farlo, come se a quell'età avessi i mezzi psicologici per farlo...ma il Signore ha voluto così e a me un babbo è sempre mancato, dentro ho un vuoto che non riesco mai a colmare... ogni tanto mi viene a trovare in sogno e questo mi rincuora...quindi ti abbraccio e stai serena perchè loro ci vogliono vedere così...Barbara
RispondiEliminaun bacio grande
RispondiEliminaUn abbraccio,non ho parole da aggiungere,avrei voluto che mio padre avesse questa pace,ma credo che alla fine l'abbia raggiunta.
RispondiElimina