A volte le persone basta che ti diano un'occhiata e ti fanno il prezzo, proprio come si fa con le cose.
Se c'è una cosa che non sopporto e che credo sia un indice di bieca superficialità è quando le persone ti misurano con il loro metro, tarandoti sulla loro vita dando per scontato che se a loro va così inevitabilmente anche per te deve essere lo stesso.
Così mi piacerebbe tanto dire alla Scassacacchi@ che se lei ha una famiglia che la sostiene, non è lo stesso per me. Se lei può contare sull'aiuto delle sorelle e della mamma, non è lo stesso per me. Se lei ha la suocera che le stira, le tiene il pargolo, le cucina, per me non è così. E ci sono cose che per me non sono uguali per scelta, altre perchè sono capitate, altre perchè semplicemente la mia è una vita diversa dalla sua.
I paragoni non mi piacciono, tanto meno appiccicare delle etichette, perchè ognuno ha una storia speciale e particolare alle spalle e quello che vale per te non vale per me.
Ognuno vive le situazioni in base al proprio temperamento, al proprio carattere, alla propria sensibilità al peso che dà alle cose, ai valori, a quello in cui crede ed a quello che ha vissuto.
Io provengo da una famiglia della media borghesia napoletana che per forza di cose ho lasciato andando via di casa trasferendomi in un'altra città contro la volontà di mia madre che non mi ha mai sostenuto economicamente intanto che vivevo sola, proprio perchè non ha mai condiviso la mia scelta, di cui inconsapevolmente è stata responsabile anche lei in buona parte....
Molti danno per scontato che dietro un sorriso, l'apparente spensieratezza, il non dar peso a certi problemi così come spesso faccio io ci sia alle spalle una rete di affetti pronti a sostenermi. Non è così. Anzi, gli ostacoli più duri li ho proprio ricevuti dalla mia famiglia di origine. Dalla chiusura mentale, dai loro pregiudizi, dal loro aspettarsi da me solo cose brutte e stupirsi quando sono riuscita a realizzare e portare a termine tantissime altre cose, come la laurea, avere due bimbi meravigliosi senza problemi dovuti all'età ( il primo l'ho avuto a 34 anni), vivere in una casetta piccola, semiarredata, in affitto ed essere profondamente contenta di questo...ecc..ecc...
L'ultimo episodio che mi ha fatto tagliare i ponti interiori definitivamente è stato quando il giorno dopo aver assistito alla morte del mio povero papà putativo, dopo aver accolto amici e parenti venuti a dargli l'ultimo saluto, dopo aver digiunato perchè in quei momenti lo stomaco ti si chiude e passato una notte insonne mi reco a casa delle mie tre zie zitelle a cui avevo lasciato il Patatino che all'epoca aveva due anni quasi e davanti ad un suo pianto io sbotto chiamando mio marito e dicendogli di raggiungermi visto che lui soggiornava in una pensione con i suoi genitori venuti dal nord per le condoglianze. Davanti a questa mia reazione una delle mie zie mi dice con tono sprezzante :"Una mamma non si comporta in questo modo"...Non vi dico la mia reazione, io che non ho mai risposto male a loro, che sono sempre stata rispettosa le ho detto "Io che sono mamma posso insegnare a te ad esserlo non tu a me che non lo sei!"...
Lei reputava che io avessi avuto una reazione isterica esagerata, una reazione incontrollabile e che secondo lei c'era qualcosa in me che non andava...Cavoli! Venivo da giornate di merda in cui il dolore risuonava amplificato , in cui i nervi erano a pezzi per la stanchezza e la mia reazione è stata esagerata?
Fatto sta il giorno dopo, giorno del funerale, mio fratello mi racconta che la stessa zia va da lui dicendogli che forse io avrei bisogno di uno psicologo perchè secondo lei io non sto bene di testa...mio fratello l'ha fanculizzata alla grande, anche perchè in quel momento le priorità erano ben altre!
Per questo odio chi non ascolta, chi non sa ascoltare, accogliere, chi ti vede ma non ti guarda e credo di avere dentro una rabbia inesplosa che mi porta a difendere chiunque si trovi in minoranza, chi non ha voce, chi non ha le armi per potersi difendere perchè soccombere ai pregiudizi ed alle violenze fossero solo anche psicologiche è una cosa che ci si porta dentro a tal punto da lacerarti da qualche parte...
Le persone non sono cose, non sono cose scontate ma universi unici ed immensi da scoprire, da ascoltare e se possibile da amare.
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L'empatia e l'ascolto sono due qualità rare nelle persone, solitamente ci si mette poco nei panni degli altri e si preferisce o si ha bisogno di parlare. Eppure basta così poco!!!
RispondiEliminaè vero, quello che noto è che non si riesce ad ascoltare senza dover per forza giudicare, esprimere un qualcosa che in qualche modo possa mettere a disagio chi si confida, chi in quel momento ha bisogno di uno sfogo...
EliminaE' come quando incontri le persone che sono più di te in tutto... Hai mal di testa, lei di più. Hai la casa da pulire? lei di più. Hai un sacco di cose da stirare? Lei di più. Hai un cane affettuoso? Lei di più.
RispondiEliminaSono le classiche persone che non ascoltano nessuno, solo loro stesse e che pretendono anche di ottenere tutta la tua attenzione quando gli si spezza un unghia!
Esatto! Hai reso perfettamente l'idea!!!
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