
Un tempo non molto, diciamo non troppo, lontano, mi affascinavano le persone che mostravano visibilmente di andare controcorrente, quelli che polemizzavano su tutto, sulla moda, sulla cultura, sulla politica, sulle bigotterie, chi si "distingueva" per qualche motivo, per una forbita dialettica, per arte oratoria e bla bla bla e bla....faceva molto "figo".
Con il passare del tempo, osservando con maggiore attenzione queste persone mi sono accorta di quanto fossi superficiale a dare loro una valenza maggiore di quanto in realtà avevano...hanno...
Non mi fanno più effetto le frasi fatte alla Federico Moccia, non mi attirano più i "falsi alternativi" o i bravi oratori, se, approfondendone la conoscenza, noto delle contraddizioni tra quello che ostentano e la conduzione della loro vita.
Non mi piace chi critica apertamente la Chiesa e poi si sposa in comune scimmiottando il rito cattolico, non mi piace chi frequenta assiduamente la parrocchia, e poi crede all'oroscopo o sulla catenina accanto al crocifisso porta un cornetto antisfiga, non mi piace chi critica il sistema antimeritocratico ma si fa raccomandare o raccomanda, non mi piace chi si riempie la bocca di paroloni e poi cede volontariamente a effimere miserie umane, non mi piace chi non mangia carne o uova, perchè sono "vita" ma non si fa scrupoli a professare l'aborto umano, non mi piace chi ostenta la propria sessualità come unica carta per distinguersi dalla "massa", non mi piace chi sa tutto di tutto il mondo, politici, dive, veline, catastrofi e temporali ma che non sa cosa succede alle persone con cui divide il tetto, non mi piace chi inneggia al sacrificio, all'uomo artefice del suo destino e però poi rimane in panchina a guardare e giudicare la vita altrui...tutto questo proprio non mi piace...
Ho imparato ad essere molto selettiva rispetto a coloro che frequento, sono meno sensibile agli abbagli momentanei, scruto e osservo maggiormente...è forse una forma di difesa per non rimanere poi delusa, è forse un modo per recidere il "superfluo", una sostanziale voglia di autenticità...
Non dico più "ti voglio bene" così facilmente come un tempo, non riesco più a fare promesse che non riesco a mantenere, preferisco il silenzio.
Ora che sono mamma urge profondamente che metta in discussione ciò che sono, come lo sono, l'esempio che darò a mio figlio, perchè più delle parole, più di teorie, idee e ideali, più di ogni altra cosa è importante che mio figlio trovi corrispondenza tra gli insegnamenti che gli daremo, suo padre ed io, e i fatti, le piccole cose della vita quotidiana, perchè nostro figlio, il nostro Patatino eviti perdite di tempo nel colmare gli abissi che spesso si riscontrano tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere.