giovedì 10 febbraio 2011

Ti ho persa.


Ti ho persa.
Ti ho persa in un tempo lontano ed anche quel tempo è perso.
Non ricordo bene quando
Non ricordo bene perché
Non ricordo nemmeno se sei stata tu ad abbandonarmi o sono stata io ad allontanarti, come spesso faccio con quello che mi fa paura.
So solo che è successo ed era inevitabile.
Spesso sento la tua voce lontana
Le tue stridule risate
I tuoi esplosivi entusiasmi
Il tuo donarti tutta e senza riserve
Il tuo amore incondizionato
La tua amicizia gratuita…
Spesso ritorni, ma non partecipi.
Te ne stai zitta, lì, ferma a guardare, non giudichi, non parli, ma io sento che i tuoi occhi sono su di me e che vorresti che ti lasciassi uno spiraglio aperto per poter rientrare, liberandoti delle mille catene, dei legacci stretti.
Ma io ti lascio in sordina, muta.
Ti ho voluto perdere.
Eppure, qualche volta, ho nostalgia di te.
Di quella dolcezza, di quella ingenuità, di quell’essere un po’ impacciata, di quell’agire senza troppo pensare.
Non è il momento ora, non adesso, ma so che un giorno tornerai e so anche che mi avrai perdonata per aver fatto finta di essermi dimenticata di te, per aver fatto finta di perderti.

3 commenti:

  1. certi post tuoi sono poesie ...
    hai questa capacità di essere poliedrica che mi piace tantissimo nel tuo blog ...

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  2. ma grazie Corie!!! E' bello che tu abbia usato un eufemismo per la mia "schizofrenia" ;-) un abbraccio!

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